isola del giglio, località campese
Sulle colline che circondano la baia del Campese, con una vista sul mare che spazia in un arco che va dall’isola d’Elba a Montecristo e nelle giornate limpide alla Corsica, si trova il piccolo complesso di otto appartamenti adagiato sul terreno in forte pendio a valle dell’unica strada carrabile che segna il margine superiore del centro abitato della frazione.
Anche se lontana dal mare, la posizione era tale da permettere di creare un’architettura in simbiosi con esso con vastissime terrazze che si presentano come il ponte di una nave che si protende verso la distesa azzurra dell’acqua che senza soluzione di continuità prosegue nell’azzurro del cielo.
A sottolineare l’analogia con il ponte della nave le estremità della costruzione e dei soprastanti terrazzi sono a sbalzo e completamente permeabili alla vista per la leggerezza delle ringhiere in ferro prive di qualsiasi schermatura.
Il progetto ha voluto seguire con cura e meticolosità l’andamento del terreno e dei suoi terrazzamenti che superano un dislivello di circa quindici metri distribuendo la costruzione su di essi in modo di contenere l’impatto visivo della costruzione ampiamente mitigato dalla vegetazione e dagli alberi ornamentali – pini marittimi, palme ed olivi che sono stati accuratamente preservati – e dall’uso della pietra locale che ha rivestito gran parte delle murature e con cui sono state ripristinate ed integrate le greppe dei terrazzamenti.
Le linee essenziali, il gioco dei volumi, l’articolazione dei percorsi pedonali, i dettagli delle fioriere, dei pergolati ombreggianti e delle finestre schermate con persianine azzurre, il bianco accecante delle parti intonacate, le coperture piane e calpestabili ed il mosaico di vetro colorato del camminamento principale danno all’intervento una leggerezza ed un carattere mediterraneo che immediatamente lo colloca in un contesto isolano e marino.
Altrettanta cura nella scelta dei materiali e nella realizzazione degli arredi fissi – camini e cucine in muratura – ha creato anche negli interni un clima marino che nel contempo non si identifica con la precarietà delle case per vacanze, ma con la solidità delle case da abitare tutto l’anno.